Genova Film Festival

Il Cinema a La Storia in Piazza 2018

Il Cinema a La Storia in Piazza 2018

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Cinema a La Storia in Piazza – Venerdì 13 Aprile ore 22
Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio – ingresso libero

“Cinema rivoluzionario e storie di ordinaria rivoluzione: incontri con i protagonisti del cinema italiano e maratona no-stop di cortometraggi e documentari tra passato e presente”

Il Genova Film Festival anche quest’anno a La Storia in Piazza, la più importante manifestazione dedicata alla Storia in Italia e una delle più importanti a livello europeo.
Si parte con l’incontro con Marco Ferrari, autore del romanzo e della sceneggiatura di “Alla rivoluzione sulla Due Cavalli”, vincitore del Pardo d’Oro al Festival di Locarno. Con lui si parlerà della fortunata trasposizione cinematografica dal romanzo al film, che vede tra i protagonisti Adriano Giannini e Francisco “Paco” Rabal in un road movie alla volta della Rivoluzione dei garofani. L’incontro, organizzato e condotto da Cristiano Palozzi, direttore del Genova Film Festival, è coadiuvato dalla proiezione di spezzoni del film.
Si continua con la consueta rassegna di cortometraggi e documentari che dalla prima edizione contraddistingue la ‘sezione cinema’ de La Storia in Piazza e che ogni anno riscuote tanto successo proseguendo fino a notte inoltrata. Tante e diverse le declinazioni del concetto di “Rivoluzione” rappresentate nelle opere proposte.

Dalla storia dei Lovebirds indiani, giovani amanti ribelli che rischiano la vita per stare insieme costretti a fuggire dalle loro case e dal retaggio di una tradizione che, in India, vieta le unioni tra caste o religioni diverse, contrastato dal neonato movimento dei Love Commandos.
A storie di rivoluzioni scientifiche casuali: cosa c’entra un dentista con l’invenzione della sedia elettrica?
Sullo schermo anche la rivoluzione del concetto di bellezza, la trasformazione dei corpi degli adulti ad opera della chirurgia estetica, il tutto attraverso gli occhi innocenti dei bambini.
Senza dimenticare chi ogni giorno organizza rivoluzioni civili per cercare di migliorare il proprio stato o lo Stato. Tre storie di ordinaria rivoluzione dal Sud Italia: dalla rivolta di un gruppo di contadini affamati e inferociti contro il proprietario terriero in un piccolo feudo siciliano alla fine dell’800, alle violente proteste di operaie in Puglia contro le condizioni disumane in fabbrica negli anni ’30, al ricordo toccante di Peppino Impastato, simbolo di una rivoluzione non ancora terminata.

Tra i protagonisti invitati negli scorsi anni:

Oreste De Fornari, critico, autore Rai e presentatore televisivo, Carlo Degli Esposti, grande produttore di cinema e fiction Rai e Mediaset (oltre 100 produzioni tra cui Il Commissario Montalbano), Steve Della Casa, critico cinematografico, regista, direttore artistico e conduttore radiofonico (Hollywood Party, Rai RadioTre), Claudio G. Fava, critico cinematografico e giornalista, Davide Ferrario, regista e sceneggiatore, Massimo Gaudioso, sceneggiatore (tra gli altri di Gomorra) e regista, Paolo Genovese, regista (campione di incassi tra gli altri di Perfetti sconosciuti), Mario Martone, regista cinematografico e teatrale, sceneggiatore, Enzo Monteleone, regista e sceneggiatore (tra gli altri di Mediterraneo, Premio Oscar), Donata Pesenti Campagnoni, conservatrice e direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, Marco Sciaccaluga, attore, drammaturgo e regista teatrale, Mario Sesti, critico, giornalista cinematografico e documentarista e decine di giovani registi, autori emergenti e già affermati.
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MARCO FERRARI
Marco Ferrari, giornalista, scrittore e autore TV ha pubblicato per diversi editori tra i quali Laterza, Longanesi, Mursia, Sellerio. È coautore di Caporetto e Ho sparato a Garibaldi (entrambi per Mondadori) insieme ad Arrigo Petacco, recentemente scomparso.

Alla rivoluzione sulla Due Cavalli (Sellerio editore Palermo)

La «rivoluzione dei garofani», quella con cui i militari portoghesi abbatterono il regime salazarista in Portogallo, fu forse l’ultima rivoluzione romantica. Una generazione di giovani poté credere di specchiarvisi, di riaccendersi di entusiasmo per la storia. Eppure manca di una letteratura pari al fermento di spiriti che suscitò, forse per le venature a volte quasi caricaturali che quel fermento conserva nel ricordo di quei giorni non abbastanza lontani. Alla rivoluzione sulla Due Cavalli racconta un frammento dell’avventura che tanti giovani vissero – Victor e Vasco, due giovani portoghesi studenti a Parigi cercano di raggiungere Lisbona inseguendo la canzone dei ribelli: «Grândola, Vila Morena, terra da fraternidade», vivendo lungo il tragitto avventure in ogni luogo e in ogni incontro (poiché l’avventura è più grande quante più cose vena di avventuroso). Ma è nel racconto più forte lo spirito d’ironia che l’enfasi, forse il senso del comico addirittura, proprio perché quella rivoluzione fu una vera rivoluzione di libertà, e quella generazione che voleva «seppellire i tiranni con una risata» ne fu davvero all’altezza.

 
LA RASSEGNA (titoli in ordine alfabetico)

Cusutu n’ coddu (Cucito addosso) di Giovanni La Pàrola
In un piccolo feudo siciliano, alla fine dell’800, un gruppo di contadini affamati e inferociti si rivolta contro il proprietario terriero. A spadroneggiare e dirigere la rivolta c’è Salvo che vuole sostituirsi al feudatario. Durante la rivolta Salvo decide di non uccidere il sarto dell’ex padrone, Peppino, perché vorrebbe un magnifico abito aristocratico su misura. In un duello tra i due protagonisti, il sarto metterà in atto il suo antico disegno di vendetta.

Magistralmente interpretato da Giovanni Calcagno (Buongiorno, notte, Si può fare, Noi Credevamo, Il racconto dei racconti – Tale of tales, Rex, L’ispettore Coliandro) con Francesco Foti (Il capo dei capi, Squadra antimafia – Palermo oggi, Baarìa), Filippo Pucillo (Terraferma, Nuovomondo, Respiro). Dal regista di …E se domani con Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Sabrina Impacciatore.

La diabolica invenzione del dottor S. di Gianluca Sportelli
Buffalo, N.Y., USA 1881. Il Dott. Southwick, dentista, lascia il suo contributo all’umanità… inventando la sedia elettrica.

Prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia. Con Ioan Gunn e Nicola Nocella (Il figlio più piccolo, Easy – Un viaggio facile facile, Studio illegale).

La legge di Jennifer di Alessandro Capitani
A scuola, la maestra spiega la teoria dei caratteri ereditari e l’universo della piccola Jennifer, di soli 8 anni, si sgretola: i suoi genitori, infatti, non le assomigliano per niente! Tormentata dal dubbio di essere stata adottata, la bambina decide di indagare. Scopre, così, che il motivo di tanta differenza risiede nel fatto che mamma e papà sono stati completamente trasformati dalla chirurgia estetica…

Dal regista di Bellissima, David di Donatello 2015. Degna di nota l’interpretazione della piccola Asia Lupò, protagonista insieme a Cecilia Dazzi (La famiglia, I ragazzi del muretto, Matrimoni, Emma sono io, Scusa ma ti chiamo amore), Maurizio Lombardi (The Young Pope, The Comedians, Metti la nonna in freezer), Patrizia Bruschi.

Lovebirds. Rebel lovers in India di Gianpaolo Bigoli, Mariachiara Illica Magrini, Marco Gualazzini
India – I Lovebirds sono giovani amanti ribelli che rischiano la vita per stare insieme. Sono costretti a fuggire dalle loro case e dal retaggio di una tradizione che, in India, vieta le unioni tra caste o religioni diverse. La storia di Sanjey e Arti, una coppia di giovani sposi in fuga, si intreccia con quella di altri Lovebirds in uno scalcinato rifugio a Nuova Delhi. Qui ad aiutarli è Mr Sachdev, fondatore dei Love Commandos: un gruppo di attivisti indiani decisi a supportare la loro scelta ribelle

Premiere internazionale all’IDFA di Amsterdam seguita da proiezioni in festival di tutto il mondo (Danimarca, India, Italia, Montenegro, Polonia, Qatar, USA), Premio Best Camerawork Award all’Al Jazeera International Documentary Film. Il loro ultimo documentario “Rachel’s Hiv Revolution”, girato in Burkina Faso, è stato prodotto da Al Jazeera ed è candidato all’One World Media Award 2017.

Munnizza di Licio Esposito e Marta dal Prato
Munnizza è un omaggio a Peppino Impastato e a sua madre Felicia. Il lavoro è nato a Cinisi, su un’emozione privata e una frase infelice pronunciata alle nostre spalle, per la strada il giorno del trentesimo anniversario della morte di Impastato. Tornando a casa, sono saltate fuori delle righe e, successivamente, irrefrenabili pensieri, tratti di penna e di colore, un desiderio profondo di partecipazione. Lo dedichiamo a Giovanni Impastato e a tutti quelli che a Cinisi hanno aperto le loro finestre” (Licio Esposito).

Con brani audio originali da RADIO AUT 98.800 mhz e foto tratte dall’archivio dell’Associazione “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato”. Poesie di Peppino Impastato, testi e voce di Andrea Satta (Têtes de Bois).

Oroverde di Pierluigi Ferrandini

Tricase, Lecce, 1935. L’apprendistato della tredicenne Bianca Panarese come operaia tabacchina e il suo amore per il fratello Pietro, ucciso durante le proteste del 15 maggio contro il trasferimento del consorzio A.C.A.I.T.
Tricase, 2011. Bianca Panarese ha 88 anni. Questa storia è liberamente ispirata ai suoi racconti.

Pierluigi Ferrandini da circa vent’anni affianca Sergio Rubini e altri registi nella collaborazione alla regia. Parallelamente porta avanti il suo percorso autonomo di autore. Dal 2005 ha scritto e diretto più di dieci corti, vincitori in oltre 150 festival nel mondo. Oroverde è stato selezionato ai Nastri d’Argento per aver vinto il Premio della Giuria all’Hollyshorts FIlm Festival di Hollywood e il Premio del Pubblico al Tirana Film Festival, oltre a numerosi riconoscimenti sul territorio nazionale.

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