Genova Film Festival

IL CINEMA A LA STORIA IN PIAZZA 2022

IL CINEMA A LA STORIA IN PIAZZA 2022

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Ci siamo! Dopo due anni di stop dovuto soprattutto al Covid il Genova Film Festival riprende le sue attività con un programma da non perdere. Dalla prima edizione organizziamo la parte cinematografica de La Storia in Piazza, il più importante evento sulla Storia in Italia e abbiamo costruito un programma sul tema di quest’anno: “Raccontare la Storia”. Come di consueto ci saranno proiezioni, incontri con registi, produttori e autori in una cinemaratona no-stop con uno speciale e doveroso focus sull’Ucraina aperto ad un confronto col pubblico.

Un evento importante per appassionati di cinema, storia, produzioni video e professionisti della filiera cineaudiovisiva. Organizzato dal Genova Film Festival a cura di Cristiano Palozzi, regista e direttore del GFF. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Appuntamento per Venerdì 1 aprile nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale con una Cinemaratona che parte alle 22 e va avanti fino a notte inoltrata e per Sabato 2 aprile alle ore 17 nella Sala Camino.

 

IL PROGRAMMA

Venerdì 1 APRILE, ore 22. Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio. Ingresso libero fino ad esaurimento posti


POSTCARDS FROM UKRAINE,
regia di Sieva Diamantakos (Germania/Italia/Lussemburgo/Ucraina)
La proiezione del film è presentata con il regista Sieva Diamantakos e il produttore e cosceneggiatore Alberto Antonio Dandolo

post giusto grandeL’evento è strutturato per un confronto pubblico sul contesto socio culturale del Paese scenario dell’attuale guerra in corso. Il documentario è girato a Kiev, Donetsk, Lugansk, Kharkiv, Mariupol e Crimea. Il regista, che da anni lavora tra Berlino e l’Ucraina, è un osservatore “privilegiato” degli accadimenti che hanno portato al conflitto in atto (ha appena concluso il suo secondo documentario interamente girato nel Paese). Il confronto col pubblico aiuterà a comprendere, grazie alle tante testimonianze dirette, molti aspetti delle tragiche vicende in corso nell’ex repubblica sovietica.

Dopo una tournée in Ucraina con la sua band, Sieva si trasferisce a Kiev dove resta coinvolto nella Rivoluzione di Maidan. Affascinato dai giovani che si trovano a cavallo tra i valori tradizionali russi e la nuova cultura occidentale, decide di seguire cinque ucraini provenienti da diverse città e ambienti sociali. I personaggi lo portano in luoghi inaspettati: dai campi separatisti a Lugansk e le proteste di Piazza Maidan a Kiev, alle tenute di oligarchi a Kharkiv e la periferia filorussa di Donetsk. Il viaggio prosegue sotto la costante influenza della propaganda, dall’inizio della guerra nella parte orientale del paese fino all’anniversario della rivoluzione con il discorso del Presidente Poroshenko. Documentando frammenti di vite ed eventi storici, Postcards from Ukraine mette in luce le nuove generazioni del paese – i loro valori, i loro sogni, e le tensioni di classe in una crisi scritta dalle élite. Il film è coscritto e prodotto da Alberto Antonio Dandolo e montato da Natalia Fentisova. Proiezione cortesemente concessa da Mimesi’S APS.


UNA STORIA VALDESE
, regia di Salvo Cuccia (Italia)
Film in uscita su Netflix, presentazione in anteprima del progetto con il regista Salvo Cuccia

Immagine11Gustavo Alabiso, un fotografo che vive a Karlsruhe in Germania, decide dopo molti anni di rintracciare i compagni di scuola di Monte degli Ulivi, recuperandone memorie e testimonianze attraverso un lavoro di immagini e narrazione del Servizio Cristiano Valdese di Riesi in Sicilia. Il viaggio di Gustavo tra Riesi, Genova, Torre Pellice e Prali in Piemonte e poi ancora in Belgio, mette in relazione l’operato dei valdesi e il rapporto tormentato ma produttivo con Riesi nel periodo storico dell’attività mineraria nella zolfara di Trabia Tallarita, in un territorio caratterizzato dal fenomeno mafioso e dall’emigrazione. Affronta questo viaggio avendo vissuto al limite tra mondi profondamente diversi, quello della comunità valdese e la profonda provincia siciliana di quegli anni. Il documentario racconta i suoi incontri con i compagni che vivono in Italia e all’estero, ma anche il contesto storico e ci consegna una pagina significativa sull’opera di Tullio Vinay, pastore valdese, teologo e senatore della Repubblica che, dopo avere fondato la comunità di Agape e Prali in Piemonte, decise negli anni ’60 di fondare il Servizio Cristiano di Riesi progettato dall’architetto Leonardo Ricci.


IL SOLDATO INNAMORATO
, regia di Salvo Cuccia (Italia)
La proiezione del film è presentata dal regista Salvo Cuccia

Immagine13Il documentario è basato sulle memorie di guerra che Salvatore Cuccia, nonno del regista, scrisse dal 1968 al 1973, raccogliendole nel suo “Diario della prima guerra mondiale”. Molti momenti emblematici tra i tanti ricordi: vicende drammatiche in cui scampa alla morte, l’incontro col futuro papa Giovanni XXIII, Gabriele D’annunzio e la città di Fiume, la sua educazione sentimentale in Croazia, il ritorno in Sicilia nel 1920 per sposare l’amata Maria. Attraverso repertori cinematografici di famiglia, girati in super 8 e 16mm dalla fine degli anni 40 all’inizio degli anni ’90 e con l’ausilio di filmati della prima guerra mondiale (provenienti dalla Cineteca Italiana di Milano, dalla Cineteca del Friuli e dal Filmarchiv in Austria) Salvo Cuccia ricostruisce il racconto di guerra del nonno, ripercorrendo gli stessi luoghi. E’ una rivisitazione di monte Croce di Carnia, del Carso, di monte Fior e dell’Altopiano di Asiago, per ritornare alla fine al paesino natio di Villafrati, in Sicilia, e ai suoi compaesani commilitoni.
Prodotto da Eleonora Cordaro – Abra&Cadabra.


COSTA
, regia di Carlo Bachschmidt (Francia – film in produzione)
Incontro con il regista Carlo Bachschmidt e presentazione del progetto

COSTA GIUSTOUn giovane erede di una famiglia d’imprenditori genovesi, i Costa, protagonisti di parte della storia economica ligure e italiana, ricostruisce l’albero genealogico della famiglia. È un viaggio nella memoria, ma anche un’incursione nel presente per interrogarsi se ciò che siamo sia frutto delle nostre scelte o l’esito di ciò che altri hanno deciso per noi. Incontriamo Carlo Bachschmidt, autore che ha dedicato la sua filmografia al racconto di momenti importanti e di personaggi della storia sociale italiana, dalle opere sul G8 e sul movimento No TAV al documentario incentrato sulla famiglia Costa.


LA SCUOLA DEL MEDITERRANEO. RITORNO A VILLA PALME
, regia di Adel Oberto (Italia)
Presentazione del film con il regista Adel Oberto e l’ideatrice e coordinatrice Carla Debarbieri

SCUOLA GIUSTAIl docufilm rievoca liberamente la storia della Scuola del Mediterraneo di Villa Palme a Recco, che ospitò decine di ragazzi ebrei tedeschi in fuga dal nazismo. Era una scuola innovativa senza voti né diplomi, dove lo studio si accompagnava ad attività pratiche come fotografia, teatro, cura dell’orto, insegnamento del nuoto. Alla chiusura della Scuola nell’imminenza delle leggi razziali, il direttore Hans Weil riuscì a far emigrare in Svizzera i suoi studenti, organizzando una falsa gita sugli sci. Nel film le interviste alle nipoti di Weil si alternano a documenti di repertorio e alle scene interpretate da bambini e ragazzi di oggi che rivivono la storia dei loro coetanei di ieri.


U.R.S.S.: CONTRABBANDIERI DI JEANS CONDANNATI A MORTE
, regia di Cristiano Palozzi (Italia)

urssIn Unione Sovietica i jeans apparvero pubblicamente nel 1957 al Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti, a cui parteciparono decine di migliaia di persone. Fu subito amore a prima vista, nel giro di pochi mesi iniziarono le prime vendite di contrabbando da parte di uomini già specializzati in commercio illegale al mercato nero. Nel ‘61 tre ragazzi, Rokotov, Faibishenko e Yakovlev, furono arrestati. Tra le accuse: compravendita di valuta estera e contrabbando di jeans. Ci fu un processo farsa che durò mesi, prima furono condannati a 8 anni di carcere, poi con l’intervento diretto di Chruščëv, allora Segretario Generale del Partito Comunista, si passò a 15 anni e poi alla pena capitale, avvenuta per fucilazione. In loro omaggio a New York è nato un marchio di jeans e abbigliamento che porta il loro nome.

Il presente ordine dei titoli non rispetta il programma di presentazione e proiezione dei film

 

Sabato 2 APRILE, ore 17. Palazzo Ducale,  Sala Camino. Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Proiezione di LA SCUOLA DEL MEDITERRANEO. RITORNO A VILLA PALME
Cristiano Palozzi presenta il film con il regista Adel Oberto, l’ideatrice e coordinatrice Carla Debarbieri, alcuni protagonisti e personalità che hanno avuto una parte fondamentale nella ricostruzione della storia e nella realizzazione del film come Maria Pia Abbracchio, Angelo Reggiani e Ivana Folle. Al termine verrà presentato il libro La terra promessa di Clara Farber (ed. Jaca Book) di Constance Weil Rauch, figlia di Hans Weil, con Giuliana Bendelli, docente di Letteratura inglese presso l’Università Cattolica di Milano.

Il docufilm rievoca liberamente la storia della Scuola del Mediterraneo di Villa Palme a Recco, che ospitò decine di ragazzi ebrei tedeschi in fuga dal nazismo. Era una scuola innovativa senza voti né diplomi, dove lo studio si accompagnava ad attività pratiche come fotografia, teatro, cura dell’orto, insegnamento del nuoto. Alla chiusura della Scuola nell’imminenza delle leggi razziali, il direttore Hans Weil riuscì a far emigrare in Svizzera i suoi studenti, organizzando una falsa gita sugli sci. Nel film le interviste alle nipoti di Weil si alternano a documenti di repertorio e alle scene interpretate da bambini e ragazzi di oggi che rivivono la storia dei loro coetanei di ieri.

 

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